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L'assedio è uno spettacolo teatrale che è stato scritto già molto tempo fa e che tratta dell'autismo. A quel tempo l'autismo era poco conosciuto e le ipotesi, a volte terribili, sul perché della sindrome si sprecavano mentre le metodologie per contrastarla erano empiriche e, a volte, inutili se non dannose. Oggi la " scrittura facilitata", che è presente nella pièce, non solo non viene più utilizzata ma viene completamente rinnegata. Ciò nonostante, "l'assedio" resta uno spettacolo attuale perché analizza il rapporto tra l' autistico e familiari, amici, istituzioni e, soprattutto, il rapporto tra la sindrome e l' autistico. Spesso la diversità è negli occhi di chi guarda e giudica.

Ieri, 2 aprile, era la giornata mondiale della consapevolezza sull'autismo, un appuntamento di rispetto, di condivisione spesso formale con la sofferenza di tante persone e di tante famiglie.
Ma non è stato solo così.
La rappresentazione de "L'Assedio" presso il teatro Magda Olivero di Saluzzo, un'opera scritta e diretta da Antonio Martorello, ha scosso potentemente le tranquille regole delle buone maniere solidali e la giornata si è trasformata davvero in una coinvolgente presa di coscienza, in accorata partecipazione.
E allora le lacrime che ci hanno accompagnati silenziose, nel buio del teatro gremito e attento, non sono state solo uno sfogo di buoni sentimenti, ma propositi di vita, di valori da apprezzare, di sostegno da dare e da promuovere, di vicinanze anche fisiche da creare, di scelte politiche da adottare e da sostenere.
Facciamoci carico dei problemi, dei disagi, delle delusioni, delle fatiche di tante famiglie. “Assediamo” la loro solitudine, circondandoli con amicizia, affetto, aiuto.
Grazie a tutti, veramente di cuore!
Grazie anche, permettetemelo e perdonatemelo, alla mia piccola grande Sofia, che, adolescente sbarazzina e spensierata, ha interpretato con rara sensibilità la protagonista dell’opera, Bianca, che dal dolore devastante della sua anima riesce con straziante fatica ad aprirsi agli altri, alla famiglia, alla scuola, agli amici, alla vita.
Valeria Andrietti


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